martedì 11 marzo 2014

L'amore infinito di Dio

 
« … conoscere l'amore infinito di Cristo che sorpassa ogni conoscenza» (Efesi 3:19).
 
Se potessi far comprendere agli uomini il vero significato delle parole dell’Apostolo Giovanni: IDDIO È AMORE, le proclamerei al mondo intero.
 
Se riusciamo e persuadere qualcuno che l’amiamo, abbiamo guadagnato il suo cuore. Se riuscissimo a persuadere gli uomini che Iddio li ama, farebbero a gara per entrare nel regno dei cieli!
 
Per loro sventura, gli uomini, al contrario, credono che Iddio li odii e fuggono lungi da Lui.
 
Non esiste nulla in questo mondo più prezioso dell’amore. La più infelice delle creature e quella che non si sente amata da alcuno; e questa infelicità è la causa di molti suicidi.
 
Non c’è in tutta la Bibbia una verità che possa operare con maggiore forza dell’amore di Dio; come non c’è altra verità che il diavolo si sforzi maggiormente di farci ignorare.
 
L’idea che Iddio non vi ami proviene alle volte, da un errato insegnamento.
 
Le madri sbagliano allorché insegnano ai propri figli che Iddio li ami soltanto quando sono buoni.
Questo non e l’insegnamento delle Scritture. Voi non dite ai vostri figli che li odiate quando fanno il male, le loro mancanze non trasformano il vostro amore in odio; se così fosse odiereste i vostri figli più di quanto li amereste. Inoltre, non rinnegate vostro figlio per una disubbidienza; no! Egli rimane sempre vostro figlio e continuate ad amarlo anche quando e colpevole. Se gli uomini sono andati errando lungi da Dio, ciò non significa che Iddio li odii: Iddio ama gli uomini; è il peccato ch'Egli odia.
 
Nell’epistola agli Efesi, Paolo ci parla della larghezza e della lunghezza; della profondità e dell’altezza dell'amore di Dio.
 
Molti pensano di conoscere abbastanza l’amore di Dio; ma col passare del tempo si accorgono di non essere ancore arrivati all’abc di questa conoscenza!
 
Cristoforo Colombo scoperse l’America; ma che cose conobbe di quella vasta terra: dei laghi, dei fiumi, delle foreste immense, delle valli del Mississippi?
Egli morì senza aver potuto avere la gioia di conoscere il mondo da lui scoperto.
 
Molti hanno conosciuto un poco dell’amore di Dio, ma ne ignorano ancora l’altezza, la profondità, la larghezza e la lunghezza.
 
Quell’amore è come un oceano immenso; bisogna tuffarvisi dentro per averne una benché debole idea.
 
Il Calvario è il più grande proclama dell’amore divino; non s’è mai visto amore più grande di quello della Croce.
 
Perché ha Dio dato il Suo Figliuolo? Per amore!
Perché ha Gesù accettato volenterosamente di morire? Per amore!
 
È scritto: «Nessuno ha maggior amore di chi dà la sua vita per i suoi amici»; ma l’amore di Cristo è ancora superiore. perch‘Egli è morto per i Suoi nemici, per coloro che L’odiavano, per coloro che Lo insultavano e si facevano beffe di Lui. «Padre, perdona loro perché non sanno quel che fanno».  Quale amore!
 
 
L’amore di Dio è infinito
 
Une dei versi più meravigliosi del Vangelo è quello contenuto nella preghiera sacerdotale di Cristo al Capitolo 17 del Vangelo dl S. Giovanni: «Io in loro, e Tu in me; acciocché siano perfetti nell’unità, e affinché il mondo conosca che Tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato Me».
 
Quale gloriosa affermazione!
 
Non vi era dubbio che Iddio amava il Suo Figliuolo, perch'Egli Gli tu sottomesso in ogni cosa: non trasgredì mai la legge divina, non si sviò di un solo passo dal sentiero della santità, fu ubbidiente fino alla morte.
 
Ma quanto diversa è invece la nostra posizione! Eppure, nonostante le nostre mancanze, Egli ci assicura che, se confidiamo in Lui, il Padre ci ama come ama Lui, Cristo.
 
Amore infinito, amore sublime!
 
Che Iddio possa amarci come ama il Suo Figliuolo! Sembra troppo meraviglioso per poter essere vero; eppure è ciò che Gesù stesso cil assicura.
 
È veramente difficile poter convincere un peccatore dl quest’amore di Dio per lui!
 
Iddio odia il peccato; ma ama il peccatore.
 
Egli odia il peccato che guasta e distrugge la vita dell'uomo; ed è appunto perché ama l'uomo che Iddio odia il peccato che è il suo maggior nemico.
 
 
L’amore di Dio è invariabile
 
L’amore degli uomini può venir meno, raffreddarsi e alle volte cedere il posto all‘odio.
 
Non cosi l’amore divino.
 
Ci vien detto di Gesù, nel momento in cui si preparava a dipartirsi dai Suoi discepoli, che «avendo amato i Suoi nel mondo, li amò sino alla fine».
 
Egli ben sapeva che uno di loro Lo avrebbe tradirto, eppure Egli amò Giuda fino all’ultimo; Egli ben sapeva che un altro Lo avrebbe rinnegato, eppure continuò ad amare Pietro.
 
L’amore di Dio non può essere paragonato a nessun amore terreno.
 
In Isaia leggiamo: «Una donna dimentica ella il bimbo che allatta cessando di aver pietà del frutto delle sue viscere? Quand'anche le madri dimenticassero, non Io dimenticherò te».
 
Certamente l’amore materno è il più grande che esista sulla terra.
Moglie e marito possono alle volte dividersi; un padre può voltare la schiena al proprio figlio; fratello e sorella possono diventare estranei l’uno all’altro, ma l’amore di una madre dura per sempre; neanche la morte può spegnerlo: e più forte della morte stessa.
 
Si racconta la storia di una madre che aveva un marito malvagio. Ella fece quanto fu nelle sue possibilità per impedire al figlio maggiore di seguire l’esempio del padre, ma non vi riuscì: quel padre infame istruì il proprio figlio in ogni sorta di misfatti.
 
Morto il primo, il secondo venne arrestato e condannato per assassinio.
 
La povera donna seguì il processo del proprio figliuolo con il cuore straziato dal dolore. Quando la corte pronunziò la sentenza di morte, ella chiese la grazia che le fu ricusata; domandò allora una dilazione dell’esecuzione che le fu ugualmente ricusata.
Dopo l’esecuzione. domandò il corpo del proprio figlio, ma anche questo le fu negato, prescrivendo la legge che fosse sepolto nel cortile del carcere.
 
Sopraffatta dal dolore, l’eroica madre moriva dopo poco, esprimendo un ultimo desiderio: quello di venire sepolta accanto al proprio figlio. Ella non ebbe vergogna, né in vita né in morte di farsi conoscere quale madre di quel micidiale.
 
Eppure neanche l’amore materno può darci un'idea dell’amore di Dio.
 
Vi fu un tempo in cui pensavo che Iddio fosse un giudice spietato e che Cristo dovesse interporsi fra Lui e me per placare la Sua ira.
Ma quando divenni padre di un unico figliuolo, mi parve di poter comprendere che è forse maggiore l’amore di Dio che ha dato il proprio Figliuolo alla morte, di quello di Cristo che ha accettato di morire. «Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo Unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna».
 
Non sono ancora riuscito a comprendere la grandezza di questo verso! L’amore infinito di Dio sopravanza ogni conoscenza.
 
 
L’amore di Dio è senza condizione
 
In questo è l’amore: «non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi … ».
 
Egli ci ha amati prima che noi pensassimo di amarlo! Non amiamo noi i nostri figli prima ancora che essi possano comprendere che cosa sia l’amore?
 
Così fa Iddio a nostro riguardo.
Fu il pensiero che il padre l’amava ancora a ricondurre a casa il figliuol prodigo.
 
Caro lettore, l’amore del Padre t’invita a tornare a Lui. Se sei perduto, non lo sei perché Iddio non ti ami; ma piuttosto perché opponi resistenza al Suo amore.
 
Se mi chiedete perché Iddio ci ama, non saprei che rispondervi. Suppongo che sia perché Egli è veramente Padre.
È la Sue prerogativa quella di amare, proprio come è la prerogativa del sole quella di brillare.
 
Egli vuol farci partecipi del Suo amore; non permettiamo all‘incredulità di tenerci lontani da Lui.
«Quando eravamo senza forze, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi».
 
Non basta ciò a convincerci del Suo amore? Egli non ci ama perché noi Lo amiamo oppure perché siamo santi e puri. No, Egli ama i santi ed i malvagi proprio allo stesso modo. «Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo e morto per noi».
 
È appunto perché Iddio ci ha amati mentre eravamo ancora peccatori che ha mandato il Suo Figliuolo a morire, affinché col Suo sangue potesse purificarci dei nostri peccati.
 
Nell'Apocalisse leggiamo: «A Colui che ci ha amati e ci ha lavati nel Suo sangue … ».
 
Molti anni fa grande commozione cagionò in tutta l’America il rapimento del ragazzo Carlo Gross, portato via da due sconosciuti che lo invitarono a salire sulla loro carrozza.
 
I genitori del ragazzo lo ricercarono per tutto il territorio dell'Unione Americana ed in altri paesi del mondo, ma invano. Gli anni sono passati, eppure la madre spera ancora di ritrovare il suo Carlino.
Ebbene, supponete che la madre di Carlo Gross trovasse il suo figliuolo all’angolo di una strada povero, sudicio, cencioso, privo di scarpe.
 
Che cose pensate che farebbe quella madre? Aspetterebbe forse ch’egli fosse lavato e decentemente vestito prime di riconoscerlo? O, no! Ella gli correrebbe subito incontro, lo abbraccerebbe e se lo stringerebbe al cuore; poi prenderebbe cura della sua persona.
 
Così ha fatto Iddio: Egli ci ha prima amati e poi ci ha lavati.
 
Me obietterà qualcuno, se Iddio mi ama, perché non m‘induce ad amarLo e a diventar buono?
 
Iddio desidera dei figliuoli e delle figliuole e non delle macchine o degli schiavi. Egli potrebbe annientare i nostri cuori ribelli, ma invece preferisce attrarci a Sé con l’amore.
 
Durante la guerra. una madre ricevette la notizia che suo figlio era stato gravemente ferito in battaglia.
Ella prese il primo treno e si recò a vederlo. Sebbene l’ordine del Ministero della Guerra proibisse ai civili di avvicinarsi al fronte, certi ordini l’amore materno non può comprenderli.
Con preghiere e supplicazioni, ella riuscì ad arrivare fino all’ospedale.
Si rivolse al dottore e gli chiese: - Permettetemi di vedere mio figlio e dl prendere cura di lui. - Ma il dottore sl oppose dicendo: - Lo stato del vostro ragazzo è molto critico. Si è appena addormentato e temo che se voi lo svegliaste l’emozione potrebbe essergli fatale.
 
È meglio che aspettiate fuori che si svegli e ch’io l’abbia piano piano preparato a rivedervi.
 
La donna fissò il dottore negli occhi e gli disse: - Dottore, supponiamo ch’egli non svegli più; io non potrei più vederlo in vita! Lasciate che entri, che gli sieda accanto senza parlargli.-
 
Ella entrò in punta di piedi, si accostò al letto su cui giaceva il suo caro figliuolo e si mise a contemplarlo a lungo e in silenzio. Poi, non potendo più trattenersi, gli pose leggermente la mano sulla fronte.
Non appena il giovane avvertì la lieve pressione, senza aprire gli occhi, esclamò. – O mamma, sei qu’!-
 
Egli ben riconosceva la mano materna.
 
Caro peccatore, non riconosci anche tu la tenerezza della Sua mano che t’invita?
 
Non vi è al mondo amico più caro di Lui. Accetta il Suo tenero amore, la Sua protezione, il Suo aiuto.
Anche qualora tutti ti avessero abbandonato, considerandoti indegno della loro amicizia, il Signore rimane fedele al tuo fianco.
 
Se vai a Lui umiliato e Gli confessi i tuoi peccati, Egli ti salverà.
 
L’isola di Cuba era una colonia della Spagna allorché vi scoppiò un’insurrezione; il governo spagnolo mandò delle truppe per reprimerla.
Un marinaio, nato in Inghilterra e cittadino degli Stati Unito d’America, fu imputato di aver reclutato uomini contro il governo spagnolo; fu arrestato e messo in prigione.
Non vi era prova alcuna della sua colpevolezza, anzi, tutti coloro che lo conoscevano, potevano testimoniare della sua innocenza.
 
Nonostante ciò le autorità lo condannarono alla fucilazione.
 
Il console americano e il console inglese protestarono presso le autorità spagnole, dichiarando l’innocenza del prigioniero e chiedendo la sua liberazione.
 
Ma le autorità spagnole non vollero sentire ragioni.
 
Ed ecco che giunse il mattino fissato per l’esecuzione. Già erano stati scelti i soldati che dovevano fare fuoco contro il prigioniero. Questi camminava verso il luogo dell’esecuzione con la testa bassa, sforzandosi di nascondere la profonda emozione che lo agitava.
I due consoli erano pure presenti sul posto fissato. In faccia ai soldati nuovamente ripeterono la protesta da loro fatta in nome dell’Inghilterra e dell’America per la liberazione del condannato.
Gli ufficiali risposero che una sentenza era stata pronunziata e che essi dovevano mandarla ad effetto.
 
«Pronti!» gridò allora l’ufficiale, onde i soldati si disponessero a far fuoco.
 
A questo punto, ecco cosa ci narra un testimone oculare: - Era una questione di istanti. I due consoli, impugnate le bandiere delle loro rispettive nazioni, si lanciarono in faccia ai soldati che avevano già le carabine spianate e, avvolgendo lo sventurato nella bandiera stellata dell’Unione Americana e nel vessillo inglese, uno dei due consoli esclamò all’ufficiale che aveva dato il fatale comando: «Signori, quali consoli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna non possiamo assistere all’infame assassinio di un innocente. È nostro dovere proteggere la sua vita; se voi la toccherete, le due nazioni che queste bandiere rappresentano vi faranno sentire la loro potenza».
 
L’inaspettato intervento dei due nobili consoli mise in imbarazzo l’ufficiale spagnolo. In quel frangente le autorità tennero un ulteriore consulto; l’esecuzione fu sospesa e nello stesso giorno il prigioniero fu rimesso in libertà.
 
Dietro quelle bandiere stavano due potenti nazioni.
 
La bandiera di Dio è AMORE!
 
Essa è il nostro rifugio più sicuro contro il peccato, le tenebre, la morte.
Dietro di essa sta il nostro grande Iddio.

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