lunedì 30 dicembre 2013

Santuario della Madonna del Lattani


 


 




Santuario di Santa Maria dei Lattani

Il Santurio della Madonna dei Lattani si trova sul monte dei Lattani,850 metri s.l.m., uno dei tanti crateri del vasto comprensorio vulcanico del Roccamonfina, ora spento, ma attivissimo nei tempi antichi.
L'attribuzione "dei Lattani" alla Madonna e al Santuario nel suo complesso non è unicovamente motivata. Vi è, infatti, chi sostiene che essa sia da riferire all'omonimo che ne indica la località di ubicazione  e/o di riferimento della Sacra Icona, ma vi è anche chi fa riferimento ad una leggendaria capretta definita "lattifera" che fu la causa del suddetto rinvenimento"miracoloso". Altri ancora fanno riferimento a un luogo originariamente legato al culto delle fonti ed è proprio S. Maria delle Fonti che la chiama P. Francesco Gonzaga nel sec.XVI, nella sua opera De Origine Seraphicae Religionis Franciscanae de Observatia (Roma 1587- 527)
Il Papa Pio XII, con il suo Breve Pontificio Vitae Hujus Jactati del 12 maggio 1952, Le attribuisce, invece, il più ecumenico e maestoso titolo di Regina Mundi.
E' da evidenziare anche che l'esistenza , nel XV secolo, di un edificio di culto dedicato alla Beata Vergine è documentato, in modo inoppugnabile, dall'epigrafe murata sul lato destro della facciata della chiesa, ove in caratteri gotici è scritto:
"Hanc quicunque Dei Genetricis visitat aedem, sun festis eius Cristique, et disciplinorum, indulgentur ei centum peccata diebus.Quam fecit Thomas cognomine de Peregrinis anno 1430"
"Chiunque visita questo edificio della Genitrice di Dio, nelle feste dedicate a Lei. a Cristo, e ai discepoli, i peccati gli saranno indulgenziati di cento giorni.Lo costruì Tommaso soprannominato De Peregrinis.Anno 1430"
Ordine Francescano

      L'ordine dei Francescani ha avuto origine ad opera di San Francesco d'Assisi. Egli ottenne nel 1210 dal papa Innocenzo III la possibilità di vivere in modo radicale la povertà evangelica. L'ordine da lui fondato, infatti, a differenza degli altri ordini religiosi esistenti, in particolare agostiniani e benedettini, scelse di praticare non solo una vita povera, non possedendo beni quali conventi e terre, ma anche di condurre una vita mendicante.
Gli ordini mendicanti sono quegli ordini religiosi che, non vivendo stabilmente con le rendite del lavoro dei campi o del commercio, vivono di "provvidenza", cioè grazie alle offerte dei fedeli. Tale scelta, come nel caso dei francescani, comporta la necessità di vivere nella povertà più radicale.             Una storia ingarbugliata
Già alla morte di S.Francesco, l'ordine da lui fondato si scisse in due rami: gli "spirituali" ed i "conventuali". I primi fecero propria la cosiddetta "Regola non bollata", cioè la regola approvata solo oralmente da Innocenzo III, che concedeva all'ordine ed ai singoli frati di vivere in totale povertà. I secondi, invece, fecero propria la Regola bollata promulgata da Papa Onorio III, meno severa, ma altrettanto innovativa.
Più che per il modo di intendere e praticare la povertà evangelica, i due rami si distinsero per il "ruolo" che attribuirono all'ordine. Gli spirituali fecero propria la vita ascetica e mendicante che aveva contraddistinto l'ordine ai suoi inizi; i secondi, invece, preferirono una vita più conventuale e di cura delle anime. Tipica figura di frate conventuale fu Sant'Antonio da Padova, noto tanto per la sua povertà radicale, quanto per la sua opera di apostolato.
Col passare dei secoli, l'ordine, o meglio gli ordini, francescani sono stati oggetto di continui tentativi di riforma. La più ampia è stata quella avviata dai "cappuccini", frati che hanno cercato di coniugare vita conventuale e povertà austera. Questi frati, caratteristici per le lunghe barbe, hanno preso il nome dal proprio cappuccio, più lungo di quello degli altri ordini francescani.
Papa Leone XIII, alla fine del XIX sec., ha voluto porre ordine tra i tanti ordini nel frattempo nati, e decise di riunirli in tre ordini:
  •   Ordine dei Frati Minori;
  • Ordine dei Frati Minori Conventuali;
  • Ordine dei Frati minori Cappuccini.
Ciò nonostante, nell'ultima metà del XX sec., sono nate nuove diramazioni: i "francescani riformati", che si ripromettono di rivivere l'originaria povertà francescana non possedendo alcun bene, neanche come ordine, ed i "frati francescani dell'Immacolata", nati dai conventuali, che si dedicano, sull'esempio di San Massimiliano Kolbe, alle comunicazioni sociali, alla preghiera eucaristica, alla diffusione della venerazione alla Vergine Immacolata

Icona della beata Vergine


La scultura, realizzata su un monolico lavico di colore grigio chiaro (la figura della Vergine è stata colorata nel secolo XVII),alta poco più di un metro, del peso di circa tre quintali.            
Scolpita probabilmente da uno scalpellino locale prima dell'anno mille, venne nascosta su questo monte al tempo della persecuzione iconoclasta, durata dal 713 all'843, per evitarne la distruzione.              
La statua presenta la Vergine in trono, con veste rossa e manto azzurro, che regge il Bambino, raffigurato originariamente nella sua nudità, che reca nella mano sinistra un globo sormontato dalla croce polare e nella destra una colomba.L'abito della Vergine, con cintola molto alta, sembrerebbe una gamurra, un tipo di veste femminile in uso nei secoli XIV e XV, che potrebbe fornire un indizio per la cronologia della scultura che, secondo la tradizione, fu ritrovata tra la fine del 1429 e gli inizi del 1430, periodo a cui si lega tradizionalmente anche la fondazione del Santuario.     Sulla nicchia della Madonna, una lapide ricorda le grazie ottenute per intercessione di Maria e i suoi Titoli di Gloria.

In italiano dice:
IL PIO PELLEGRINO CHE BRAMI FIUMI DI LATTE              
SORGANTI DAL CIELO,ASCENDA QUESTA PRODIGIOSA MONTAGNA DEI LATTANI POICHE' LA REGINA CHE GODE AL DI SOPRA DEGLI ANGELI QUI CHIEDE IL SUO CULTO, QUI PORGE IL SUO TURGIDO SENO.              
ELLA E' LA FIGLIA, SPOSA, MADRE DI DIO E FLORIDA VERGINE. CHE COSA NON OTTERRA' CHI LA INVOCA DI CUORE?              
ANNO DEL SIGNORE 1586

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