«Voi
conoscete la carità del Signor nostro Gesù Cristo il quale, essendo
ricco, s'è fatto povero per amor vostro, onde, mediante la Sua povertà,
voi poteste diventar ricchi»
2° Corinzi 8:9
Condizioni precise
Anche nella sfera spirituale vi sono condizioni precise per raggiungere il "successo".
Se le ignoriamo, possiamo seminare e faticare molto, ma raccogliere poco.
Molti
nostri sforzi falliscono proprio perché cerchiamo di fare l'opera di
Dio seguendo dei concetti umani - se non addirittura secondo le vie del
maligno.
Quest'affermazione
ci sorprende? Le vie di Satana non sono state spesso usate, a sua
insaputa, per far progredire l'opera di Dio?
Ci
sono credenti in patria e missionari in terre straniere che sono stati
indotti a cominciare un'opera, e più spesso a continuarla, allettati dal
sostegno finanziario e dagli onori che potevano trarne. Verrebbero
offerte le stesse somme di danaro se il cestino non passasse tra i
banchi di chiesa sotto la spinta di accorati appelli o se i donatori non
si beassero in sé stessi di un'inutile vanagloria?
Quando
il Signore eccelso abitò tra gli uomini, scelse la posizione più umile,
come la più adatta per raggiungere il Suo scopo. Per arricchire noi,
poveri falliti, annichilì Sé stesso.
Facciamo
bene a ricordare che Egli era la Sapienza di Dio e la Potenza di Dio, e
quindi scelse necessariamente la via più saggia e la via più potente
per mandare ad effetto il Suo piano.
I
credenti di Corinto conoscevano la grazia del Signore Gesù che, sebbene
fosse ricco, si fece povero per loro. E noi? Vogliamo conoscerla?
Possiamo essere "imitatori di Dio" se non ci sacrifichiamo per la
salvezza del mondo?
Sono
i nostri Isacco che devono essere messi sull'altare, non il nostro
superfluo. Siamo seguaci di Cristo se non camminiamo nell'amore, come
Cristo ci ha amato e ha dato Sé stesso per noi?
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