mercoledì 5 febbraio 2014

SALMO 9

9. INNO ALLA GIUSTIZIA DI DIO

1              Al maestro del coro. Su «La morte del figlio». Salmo. Di Davide.
 Alef          2 Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
                  annuncerò tutte le tue meraviglie.
 3                Gioirò ed esulterò in te,
                 canterò inni al tuo nome, o Altissimo,
 Bet           4 mentre i miei nemici tornano indietro,
                 davanti a te inciampano e scompaiono,
 5                perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:
                 ti sei seduto in trono come giudice giusto.
 Ghimel    6 Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
                 il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
 7                Il nemico è battuto, ridotto a rovine per sempre.
                 È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto.
 He            8 Ma il Signore siede in eterno,
                 stabilisce il suo trono per il giudizio:
 9                governerà il mondo con giustizia,
                 giudicherà i popoli con rettitudine.
 Vau       10 Il Signore sarà un rifugio per l’oppresso,
                 un rifugio nei momenti di angoscia.
 11               Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
                 perché tu non abbandoni chi ti cerca, Signore.
 Zain       12 Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
                 narrate le sue imprese tra i popoli,
 13               perché egli chiede conto del sangue versato,
                 se ne ricorda, non dimentica il grido dei poveri.
 Het        14 Abbi pietà di me, Signore,
                 vedi la mia miseria, opera dei miei nemici,
                 tu che mi fai risalire dalle porte della morte,
 15               perché io possa annunciare tutte le tue lodi;
                 alle porte della figlia di Sion
                 esulterò per la tua salvezza.
 Tet        16 Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
                 nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.
 17               Il Signore si è fatto conoscere, ha reso giustizia;
                 il malvagio è caduto nella rete, opera delle sue mani.
 Iod        18 Tornino i malvagi negli inferi,
                 tutte le genti che dimenticano Dio.
 Caf        19 Perché il misero non sarà mai dimenticato,
                 la speranza dei poveri non sarà mai delusa.
 20               Sorgi, Signore, non prevalga l’uomo:
                 davanti a te siano giudicate le genti.
 21               Riempile di spavento, Signore,
                 riconoscano le genti di essere mortali.
 


Sion (9,12). È il nome primitivo con cui si indicava la città di Davide, comprendente la parte più antica di Gerusalemme. Poiché sul suo monte sorgeva il tempio, nel libro dei Salmi, Sion è chiamata anche «monte santo», il luogo che Dio «ha scelto come sua dimora» e «ama». Al nome di Sion vengono inoltre associate le grandi speranze messianiche: da Sion il Signore invia la sua benedizione, farà regnare il Messia su tutta la terra e ammaestrerà tutte le nazioni. La numerazione dei Salmi. Le nostre Bibbie sono solite indicare una doppia numerazione dei Salmi. La prima è riportata fuori parentesi e contiene la numerazione adottata dal testo ebraico. La seconda è messa tra parentesi e indica quella data ai Salmi nella traduzione greca e latina della Bibbia.


(foto: Salterio greco del secolo XI.Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana).


Questa seconda numerazione è seguita anche dal Lezionario e dalla Liturgia delle ore. Ciò è dovuto al fatto che dove il testo ebraico ha due Salmi (9 e 10, 114 e 115), il greco li raggruppa in uno solo (9 e 113); e dove il testo ebraico ne ha uno (116 e 147), il greco lo divide in due (114-115 e 146-147). _


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