giovedì 6 febbraio 2014

SALMO 10

10. DIO ABBATTI GLI EMPI E SALVA I GIUSTI
Lamed     1 (9,22) Perché, Signore, ti tieni lontano,
                   nei momenti di pericolo ti nascondi?
 2 (9,23)            Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
                      cadano nelle insidie che hanno tramato!
 3 (9,24)            Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
                      l’avido benedice se stesso.
 4 (9,25)            Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
                      «Dio non ne chiede conto, non esiste!»;
                      questo è tutto il suo pensiero.
 5 (9,26)            Le sue vie vanno sempre a buon fine,
                      troppo in alto per lui sono i tuoi giudizi:
                      con un soffio spazza via i suoi avversari.
 6 (9,27)                 Egli pensa: «Non sarò mai scosso,
                      vivrò sempre senza sventure».
 Pe              7 (9,28) Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
                      sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
 8 (9,29)            Sta in agguato dietro le siepi,
                     dai nascondigli uccide l’innocente.
 Ain                I suoi occhi spiano il misero,
9 (9,30)            sta in agguato di nascosto come un leone nel covo.
                             Sta in agguato per ghermire il povero,
                      ghermisce il povero attirandolo nella rete.
 10 (9,31)           Si piega e si acquatta,
                      cadono i miseri sotto i suoi artigli.
 11 (9,32)           Egli pensa: «Dio dimentica,
                      nasconde il volto, non vede più nulla».
 Kof            12 (9,33) Sorgi, Signore Dio, alza la tua mano,
                      non dimenticare i poveri.
 13 (9,34)           Perché il malvagio disprezza Dio
                      e pensa: «Non ne chiederai conto»?
 Res             14 (9,35) Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
                      li guardi e li prendi nelle tue mani.
                      A te si abbandona il misero,
                      dell’orfano tu sei l’aiuto.
 Sin          15 (9,36) Spezza il braccio del malvagio e dell’empio,
                      cercherai il suo peccato e più non lo troverai.
 16 (9,37)           Il Signore è re in eterno, per sempre:
                      dalla sua terra sono scomparse le genti.
 Tau         17 (9,38) Tu accogli, Signore, il desiderio dei poveri,
                      rafforzi i loro cuori, porgi l’orecchio,
 18 (9,39)           perché sia fatta giustizia all’orfano e all’oppresso,
                      e non continui più a spargere terrore l’uomo fatto di terra.
 
Il leone (10,9-10). Il mondo antico era colpito dalla forza e dalla fierezza di questo animale, tanto che esso veniva raffigurato e posto a guardia dei templi e dei palazzi reali. Figure di leoni decoravano il trono di Salomone.


(foto: Un leone.Bassorilievo assiro, secolo VII a.C.Londra, British Museum).


Nei Salmi il leone è simbolo dell'abisso che divora l'uomo (Salmo 22,22: «Salvami dalla bocca del leone»). “Essere gettato in pasto ai leoni” significa vedere la morte in faccia. La prima lettera di Pietro vede nel leone l'immagine delle potenze del male: «Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare» (5,8).

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