sabato 4 gennaio 2014

Riflessioni sulla vita

Una generazione se ne va, un'altra viene e la terra sussiste in perpetuo. Anche il sole si leva, poi tramonta e s'affretta verso il luogo dove si leva di nuovo. Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; esso va girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non si riempie; sul luogo dove i fiumi si dirigono, tornano a dirigersi sempre. Ogni cosa è un travaglio, più di quel che l´uomo possa dire; l´occhio non si sazia mai di vedere e l´orecchio non è mai stanco d´udire. Quello ch´è stato è quel che sarà; quel che s´è fatto è quel che si farà; non v´è nulla di nuovo sotto il sole. Se v'è qualcosa della quale si dica: «Guarda questo è nuovo?», sappi che quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. Ma non rimane memoria delle cose d´altri tempi e di quel che succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno più tardi.
           Ho provato tutte le gioie ed ho goduto tutti i piaceri di questa vita! Ed ecco che ogni cosa è vanità. Sono giunto a dir del sorriso: «Esso è una follia»; e poi ho detto della gioia: «A che giova?»
           Che profitto trae l´uomo di tutta la fatica che dura sotto il sole? Intrapresi dei grandi lavori; mi edificai delle case; piantai delle vigne; feci dei giardini e immensi parchi, piantai degli alberi fruttiferi d´ogni specie; costruii degli stagni per adacquare con essi il bosco dove crescevano gli alberi; ebbi pure greggi ed armenti, accumulai argento, mi procurai dei cantanti e delle cantanti, delle donne in gran numero e tutto ciò che fa la delizia degli uomini. Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il mio cuore d´alcuna gioia. Poi passai a considerare tutte le opere che le mie mani avevano fatte e la fatica che avevo fatta a farle.....ed ecco che era tutto vanità e come un correr dietro al vento.
           Così ho odiato la vita, perché tutto ciò che si fa sotto il sole m´è divenuto odioso, poiché di tutto non se ne trae alcun profitto sotto il sole. Ho odiato pure ogni fatica che ho fatto sotto il sole e di cui debbo lasciare il godimento a colui che verrà dopo di me. E chissà s´egli sarà savio o stolto? Poiché, ecco un uomo che ha lavorato con saviezza, con intelligenza e con successo poi lascia il frutto del suo lavoro in eredità a un altro il quale non v´ha speso intorno alcuna fatica! Eppure sarà lui il padrone di tutto il lavoro che io ho compiuto con fatica e con saviezza sotto il sole... Ed anche questo è vanità ed un grande male.
           Mi son messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli e dal lato dei loro oppressori la violenza. Ond´io ho stimato i morti, che son già morti, più felici dei vivi che son vivi tuttora; ed è ancor più felice degli uni e degli altri, colui che ancora non è venuto all´esistenza e non ha ancora vedute le azioni malvage che si commettono sotto il sole. Ho visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell´uno contro l´altro... ed anche questo è vanità e come un correr dietro al vento.
           Per tutto v´è il suo tempo, v´è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere ed un tempo per morire; un tempo per piantare ed un tempo per svellere ciò ch´è piantato; un tempo per uccidere ed un tempo per guarire; un tempo per demolire ed un tempo per costruire; un tempo per piangere ed un tempo per ridere; un tempo per fare cordoglio ed un tempo per ballare; un tempo per gettar via pietre ed un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare ed un tempo per astenersi dagli abbracciamenti; un tempo per cercare ed un tempo per perdere; un tempo per conservare ed un tempo per buttar via; un tempo per strappare ed un tempo per cucire; un tempo per tacere ed un tempo per parlare; un tempo per amare ed un tempo per odiare; un tempo per la guerra ed un tempo per la pace.
           Mi sono messo pure a considerare che sotto il sole, per correre non basta essere agili, né basta per combattere essere valorosi, né essere savi per avere del pane, né essere intelligenti per aver delle ricchezze, né essere abili per ottenere favori; poiché tutti dipendono dal tempo e dalle circostanze. Infatti l´uomo non conosce la sua ora; come i pesci sono presi nella rete fatale, e come gli uccelli che son còlti d'improvviso nel laccio della trappola, così pure gli uomini saranno presi, nel tempo più impensato, dal laccio della morte, che piomberà loro addosso improvvisa e senza alcun preavviso.
           Perciò, rallegrati pure o giovane durante la tua adolescenza, e gioisca pure il cuore tuo durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e segui pure gli sguardi degli occhi tuoi; ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamerà in giudizio! Bandisci dal tuo cuore la tristezza e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiché la giovinezza e l´aurora sono vanità! Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: «Io non ci ho più alcun piacere»; prima che il sole, la luce, la luna e le stelle s´oscurino e le nuvole tornino dopo la pioggia; prima dell´età in cui gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perché sono ridotte a poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano e i due battenti della porta si chiudono; prima che il cordone d´argento si stacchi, il vaso d´oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; prima che la polvere torni alla terra com´era prima e lo spirito torni a Dio che l´ha dato. Se dunque un uomo vive molti anni, si rallegri pure in tutti questi anni, ma pensi ai giorni delle tenebre, che saran molto di più...
           Ecco, ho provato di tutto nella vita e ho esaminato attentamente ogni cosa, una ad una, per afferrarne la vera ragione, ed ecco la conclusione:
Vanità delle vanità, ogni cosa è vanità e come un correr dietro al vento! «Perciò... che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e poi perde l'anima sua?»

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