giovedì 2 gennaio 2014

PRIMA DI FARE PENITENZA...



Prima di fare penitenza, impara ad amare.
Se fai penitenza per paura della condanna, ne dimezzi il valore.
Se saprai amare, sentirai il bisogno della penitenza per le colpe e per l’amore che hai battuto nei rivoli delle miserie umane.
Se sarai innamorato del tuo Dio, gli donerai il meglio ed il più intimo di te stesso giacché l’amore è donazione e il dono deve essere sempre più personale fino a coinvolgere tutto te stesso.
La penitenza sarà fuoco per il tuo amore, sarà cibo per la tua fame d’amore, sarà un dono gradito all’amore del tuo Dio e per te gioia di soddisfazione, di recupero, di armonia interiore.
L’amore umano è sofferenza, ma l’amore a Dio è generosità, abbandono, unione, felicità. Se amerai Colui che hai offeso, avrai bisogno di dargli soddisfazione e questa gioia ritornerà a te per darti equilibrio, grinta e voglia di amare di più.
Non c’è fuoco o veleno che possa coinvolgerti come l’amore; non c’è droga che ti esalti fino all’estasi nel trasportarti nel mondo del tuo Dio.
L’amore diventa la prima e più profonda penitenza che trasforma, purifica e riempie il vuoto e la solitudine dell’offesa. I santi non troveranno dolore e penitenza fisica sufficiente di fronte all’Uomo-Dio che muore sul Golgota, dissanguato.
Cercavano la sofferenza fisica, la distruzione dell’orgoglio infinito: solo così il loro essere si sentiva sereno e gustava la gioia di assomigliare in qualche modo a Lui.
Ma è giusto che la penitenza diventi una gioia? Sì, perché questo è il gioco dell’amore. Del resto, che cosa bisogna fare o inventare di fronte a un Dio che è Amore infinito e che non vuole null’altro che non sia Amore.
La straordinaria esperienza di fede e di amore di Francesco d’Assisi sta lì a dimostrarlo.



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