sabato 25 gennaio 2014

Più di molti passeri



Se analizziamo le diverse forme di vita che ci circondano, possiamo imparare molte cose. Il Signore invitava i suoi uditori a “guardare” gli uccelli, vale a dire a considerarli con attenzione.
Essi possono insegnare anche a noi una lezione semplice, ma ricca di significato. Gli ascoltatori di Gesù si preoccupavano di cibo, bevande, abiti, proprio come oggi. Basta andare per strada o in un centro commerciale per accorgersi che le cose non sono cambiate!
Anzi, oggi abbiamo un’offerta di beni enormemente più vasta, e la nostra vita, molto più della loro, è assorbita da problemi che riguardono le cose materiali. Sapendo questo, il Signore ricorda ai suoi ascoltatori che gli uccelli non sanno seminare, né mietere, né raccogliere in granai; per di più, non sono previdenti perché raccolgono il cibo al bisogno. Ma Gesù dice: “Il Padre vostro celeste li nutre”.
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? (Matteo 6:26)
Non essere “in ansia” per le cose della vita non vuol dire essere irresponsabili o indifferenti; il Signore diceva di non essere eccessivamente preoccupati delle cose materiali e insegnava che la cosa importante era la fede in Dio.
E’ giusto che ci occupiamo dei bisogni nostri e della nostra famiglia, ma non dobbiamo farlo con ansietà perché questo sarebbe un danno per noi. E poi, ricordiamoci che non possiamo aggiungere nemmeno un’ora alla nostra vita.
E chi di voi può con la sua preoccupazione aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? (Matteo 6:27)
Accettiamo dunque quest’ammonizione da parte del Signore; prendiamo con serietà il Suo consiglio, “non siate in ansia per la vostra vita”, e non dimentichiamo il suo incoraggiamento:
Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque; voi valete più di molti passeri. (Matteo 10:31)

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