Venerdì della III settimana delle ferie del Tempo Ordinario
Meditazione del giornoSan Pietro Crisologo (circa 406-450), vescovo di Ravenna, dottore della Chiesa
Discorso 98 ; CCL 24A, 602
“Fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra”
Come dice Cristo il Regno di Dio è simile ad un granello di senape…
Cristo è il Regno : come un granello di senape è stato gettato in un
giardino, il corpo della vergine. E’ cresciuto ed è diventato l’albero
della croce che copre la terra intera… Cristo è il Regno, poiché in lui
sta tutta la gloria del suo regno. E il Cristo è uomo, poiché tutto
l’uomo è rinnovato in lui. Cristo è il granello di senape, lo strumento
di cui Dio si serve per fare discendere tutta la sua grandezza nella
infinita piccolezza dell’uomo. Lui stesso è divenuto ogni cosa per
rinnovare tutti gli uomini in lui. In quanto uomo, Cristo ha ricevuto il
granello di senape che è il Regno di Dio…; mentre, in quanto Dio, lo
possedeva da sempre. Ha gettato il seme nel suo giardino…
Il giardino è la terra coltivata che si è estesa al mondo intero, lavorato dall’aratro della Buona Novella, recintato dalla sapienza; gli apostoli hanno penato a togliere da esso tutte le erbe cattive. Che bello contemplare i giovani germogli dei credenti, i gigli delle vergini e le rose dei martiri; molti fiori vi esalano in continuazione il loro profumo.
Cristo dunque ha seminato nel suo giardino il granello di senape, che ha messo radici quando ha promesso il suo Regno ai patriarchi, è nato coi profeti, è cresciuto con gli apostoli ed è diventato l’albero immenso che stende i suoi innumerevoli rami sulla Chiesa ed elargisce i suoi doni… Prendi le ali d’argento della colomba di cui parla il profeta (Sal 68,14)… Vola per gioire di un riposo senza fine, ormai libero dal laccio del cacciatore (Sal 91,3), in mezzo a così tanti magnifici rami. Sii sufficientemente forte da prendere il volo e va ad abitare sicuro in questa vasta dimora.
Il giardino è la terra coltivata che si è estesa al mondo intero, lavorato dall’aratro della Buona Novella, recintato dalla sapienza; gli apostoli hanno penato a togliere da esso tutte le erbe cattive. Che bello contemplare i giovani germogli dei credenti, i gigli delle vergini e le rose dei martiri; molti fiori vi esalano in continuazione il loro profumo.
Cristo dunque ha seminato nel suo giardino il granello di senape, che ha messo radici quando ha promesso il suo Regno ai patriarchi, è nato coi profeti, è cresciuto con gli apostoli ed è diventato l’albero immenso che stende i suoi innumerevoli rami sulla Chiesa ed elargisce i suoi doni… Prendi le ali d’argento della colomba di cui parla il profeta (Sal 68,14)… Vola per gioire di un riposo senza fine, ormai libero dal laccio del cacciatore (Sal 91,3), in mezzo a così tanti magnifici rami. Sii sufficientemente forte da prendere il volo e va ad abitare sicuro in questa vasta dimora.
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