Cosa dirvi a riguardo di ciò che mi dimandate del come sia avvenuta la mia crocifissione?
Mio Dio, che confusione e che umiliazione io provo nel dover manifestare ciò che tu
hai operato in questa tua meschina creatura! Era la mattina del 20 dello scorso mese in coro, dopo la celebrazione
della santa messa, allorché venni sorpreso dal riposo, simile ad un dolce sonno.
Tutti i sensi interni ed esterni, non che le stesse facoltà dell'anima si trovarono in una quiete indescrivibile.
In tutto questo vi fu totale silenzio intorno a me e dentro di me; vi subentrò subito una gran pace
ed abbandono alla completa privazione del tutto e una posa nella stessa rovina. Tutto questo avvenne in un baleno.
E mentre tutto questo si andava operando, mi vidi dinanzi un misterioso personaggio, simile a quello visto la sera
del 5 agosto, che differenziava in questo solamente che aveva le mani ed i piedi ed il costato che grondava sangue.
La sua vista mi atterrisce; ciò che sentivo in quell'istante in me non saprei dirvelo. Mi sentivo morire e sarei morto
se il Signore non fosse intervenuto a sostenere il cuore, il quale me lo sentivo sbalzare dal petto.
La vista del personaggio si ritira ed io mi avvidi che mani, piedi e costato erano traforati e grondavano sangue.
(Lettera del 22 ottobre 1918)
Me ne stavo confessando i nostri ragazzi la sera del cinque, quando tutto di un tratto fui riempito
di un estremo terrore alla vista di un personaggio celeste che mi si presenta dinanzi all'occhio
della intelligenza. Teneva in mano una specie di arnese, simile ad una lunghissima lamina di ferro
con una punta bene affilata, e che sembrava da essa punta che uscisse fuoco. Vedere tutto questo
ed osservare detto personaggio scagliare con tutta violenza il suddetto arnese nell'anima, fu tutto una cosa sola.
(Lettera del 21 agosto 1918)
Nessun commento:
Posta un commento